Note di degustazione
Un Passito di Moscato ottenuto dall’appassimento naturale delle uve. Presenta un colore giallo oro intenso con profumi di spezie. Questo vino può avere gli abbinamenti più svariati, dai formaggi alla pasticceria. Grazie alla sua consistenza liquorosa, “Ultimo grappolo” si può anche servire come un liquore dolce a bassa gradazione. Ottimi sono gli accoppiamenti con dolci di ogni genere e biscotti; accompagna bene anche i formaggi, se questi non sono troppo forti. Il passito si può inoltre utilizzare per la preparazione di gustose macedonie di frutta, torte e “tiramisù”. “Ultimo grappolo” è il vino della meditazione e del pensiero. Ottimo compagno di riflessioni, si può bere in solitudine, tra un pensiero e l’ altro, ma anche in allegria e compagnia, per esempio a fine pasto come digestivo. Il prodotto va servito preferibilmente ad una temperatura di circa 5 – 6 ° C.
Cenni storici
Vino passito bianco aromatico di moderata gradazione alcolica ed ottima struttura, “Ultimo Grappolo” rappresenta la versione passito del moscato, importante vitigno piemontese che dà origine ai famosi Moscato d’ Asti ed Asti spumante DOCG.
La pratica di far appassire le uve per aumentare il grado alcolico proviene probabilmente dall’ isola di Pantelleria, terra originaria dei passiti più conosciuti al mondo. La via tramite la quale questa tecnica è giunta in Piemonte non è nota. L’unica certezza riguarda il fatto che in passato, nel caso di annate piovose o particolarmente sfavorevoli, i viticoltori piemontesi avevano l’usanza di lasciare i grappoli attaccati alle viti fino a quando cominciavano ad appassire; l’ appassimento serve infatti a concentrare gli zuccheri e tutte le altre sostanze, provocando un aumento considerevole della qualità del prodotto. In seguito si è visto che, tramite questa tecnica, si otteneva un vino liquoroso molto dolce e colorato, dal gusto piacevole di uva passita; in questo modo è iniziata la produzione del passito di Moscato e negli anni si è addirittura arrivati alla nascita di una denominazione di origine, il Piemonte Moscato passito.
La produzione di passito in Piemonte è oggi molto limitata, in quanto la lavorazione richiede molto tempo e cure meticolose, inoltre non tutte le annate sono favorevoli; per questo motivo molti produttori hanno scelto di non produrre questo vino. Tuttavia, nella zona del Moscato, la pratica dell’ appassimento è stata perfezionata e portata avanti da alcuni viticoltori, uomini dalla forte volontà che ottengono da queste uve aromatiche ottimi prodotti, riconosciuti anche da concorsi nazionali ed internazionali.
Maggiori informazioni
Informazioni base
Nome del prodotto: Ultimo Grappolo Vino Passito
Vitigno: Moscato
Denominazione: Vino Passito
Classificazione: no
Colore: Bianco
Tipologia: dolce
Paese/Regione: Piemonte, Cuneo
Alcool svolto: 12 %
Zucchero residuo: 150
Numero di bottiglie prodotte: 1000
Vinificazione
Metodo: appassimento naturale delle uve e successiva pressatura a mano. Successive filtrazioni e vinificazione in acciaio
Temperatura: 15 °C
Durata: una settimana
Malolattica: no
Affinamento: no
Bottiglia
Peso della bottiglia vuota: 300
Data imbottigliamento: marzo
Potenziale d’invecchiamento: 5 anni
Dimensione del turacciolo: 24×44
Materiale del turacciolo: sughero
Tipo di bottiglia: bordolese
Vigna
% Uva/ Vitigno: 100% moscato
Terreno: calcareo medio impasto
Esposizione: sud
Metodo agricolo: sostenibile
Anno d’impianto: 1990
Data della vendemmia: ottobre
Tipo di vendemmia: manuale in cassette
Geolocalicalizzazione: collina
Analisi chimiche
Estratto secco [g/l]: 24,5
Acidità totale [g/l in acido tartarico]: 6,40
Acidità volatile [g/l in acido acetico]: 0,57
SO2 totale [mg/l]: 171
SO2 libera [mg/l]: 10
Confezionamento
Numero di bottiglie per scatola: 6
Dimensione della scatola: 260 x 172 x 311 mm
Tipo di scatola: cartone ondulato bianco in microtripli, autografato con il marchio aziendale