
Siamo nel periodo della potatura e la natura ci riserva dei suoi spettacoli
Il clima non ci ha aiutato
L’annata 2017 è stata una delle annate più difficili negli ultimi anni. I nostri nonni e i nostri parenti più anziani non si ricordano di tante avversità in una unica stagione produttiva. Parliamo di più di 80 anni che non si verificano tali eventi nelle nostre zone. Abbiamo dovuto fare i conti già in Primavera dopo Pasqua con una gelata che è durata circa 3 giorni. Nella nostra azienda sono stati colpiti quasi 5 ettari di vigneto, diminuendo la produzione annuale del 40%. Essendo i germogli già sviluppati a 10-15 cm questa gelata li ha resi molto vulnerabili a temperature di -3 -4 C°. Successivamente le nostre zone sono state colpite da violente grandinate che hanno danneggiato la poca vegetazione sopravvissuta. Per completare l’annata aggiungiamo le temperature africane verificatesi a Luglio – Agosto, che hanno ulteriormente diminuito la resa dei nostri vigneti.
Come hanno influito queste avversità sul vino?
Queste avversità hanno influito per certi aspetti negativamente, ma per altri positivamente. In che senso? Il principale aspetto negativo è la minor produzione, e per un’azienda di piccole dimensioni come la nostra pesa il doppio. Un altro degli aspetti negativi lo ritroviamo in questo periodo, nella potatura invernale; giacchè il capo a frutto non sviluppato germogli per l’anno successivo è difficoltoso scegliere il tralcio migliore per l’annata successiva. Passando agli aspetti positivi riscontriamo una maggiore qualità delle uve in quanto essendoci un numero inferiore di grappoli la vite concentra le migliori sostanze sui grappoli rimasti. Inoltre le temperature elevate e la scarsità di pioggia hanno reso un ambiente ostile naturale per la Peronospora della vite, riducendo cosi i trattamenti.
Risultati concreti?

Appena filtrato e sterilizzato ecco il nuovo Moscato
Ovviamente il primo risultato concreto lo abbiamo avuto con il nuovo Moscato d’Asti DOCG 2017 uscito sul mercato dopo l’imbottigliamento di Novembre. Il quadro aromatico ed organolettico ci hanno stupito; nonostante tutto siamo riusciti ad ottenere profumi come fiori di biancospino e di salvia che negli anni passati difficilmente riuscivamo ad avere. Anche al gusto siamo migliorati, riscontrando sentori di pesca, mango e frutti tropicali che lo rendono piacevole ed apprezzato al palato. Questo primo imbottigliamento di circa 5000 bottiglie ci crea molte aspettative, ma anche molte soddisfazioni. Per i prossimi risultati concreti aspettiamo gli imbottigliamenti dei vini bianchi e dei vini rossi che avverranno a Marzo 2018.