Finalmente abbiamo il resoconto della Vendemmia 2013!
Dopo 3 mesi dalle fine del periodo di raccolta delle Uve, trascorso un breve periodo di affinamento in cantina, possiamo assaggiare i vini e permetterci di dare un giudizio critico sull’ annata appena passata.
L’ estate 2013, a differenza di quelle degli ultimissimi anni, è stata caratterizzata da un andamento climatico piuttosto fresco e piovoso, in particolare nel mese di agosto; questo ha rallentato la maturazione di tutte le Uve, dal moscato alla barbera, conferendo limitate gradazioni alcoliche potenziali nel mese di settembre, ma destinate ad aumentare nel mese di ottobre.
In compenso, a differenza di vendemmie precedenti, le acidità sono state piuttosto elevate, ma soprattutto stabili nei mosti e nei vini e persistenti nel tempo (ad ottobre, sui rossi avevamo ancora una acidità di circa 10 – 11 g/L.).
Questo è stato un vero e proprio “toccasana” per tutti i bianchi! Infatti l’ elevata acidità in vendemmia e durante la vinificazione (circa 6 – 7 g/L.) ha garantito una solida base per la finezza e la conservazione dei profumi, nonché della freschezza gustativa.
Per quanto riguarda la struttura polifenolica (fattore determinante colore e gusto) e la carica di estratti (responsabile della struttura di un vino), queste non erano molto elevate all’ inizio di settembre, a causa del ritardato grado di maturazione delle Uve. Tuttavia, questi parametri sono fortunatamente aumentati nel mese di ottobre, insieme ai gradi zuccherini.
Possiamo quindi dire di aver avuto un’ annata simile a quelle di 10 – 15 anni fa, con vendemmia dei bianchi precoci (Moscato) a inizio settembre e raccolta dei rossi ad ottobre (Barbera a inizio – metà mese e nebbiolo a fine mese).
Si tratta di un’ annata che richiedeva tempo e pazienza, nonché una elevata dose di attenzione: per ottenere ottimi vini occorreva attendere con tranquillità la raccolta, dando alle Uve il tempo necessario per maturare.
A riguardo del Moscato, infatti, nella prima settimana di vendemmia avevamo limitate gradazioni zuccherine ed acidità un po’ troppo elevate, ma a distanza di 7 giorni il quadro è cambiato: più zucchero (quindi anche più alcool potenziale) ed una leggera ma ottima diminuzione di acidità; condizioni perfette per ottenere grandi vini bianchi!
Il ragionamento di ritardare la raccolta delle uve è stato molto importante non solo sul Moscato, ma anche sulla Favorita (vendemmiata addirittura nelle prima decade di ottobre) e soprattutto sui rossi.
La vendemmia della Barbera è iniziata verso la metà di ottobre, con gradazioni alcoliche potenziali di circa 12,50 % vol. e acidità che sfioravano 11 g/L. . A distanza di una settimana, dopo una pioggia che ci ha pure fatto tremare i polsi, i gradi sono comunque aumentati a 13 % vol., addirittura a 14 % (per le ultime partite raccolte); sono cresciuti anche i polifenoli (colore e tannini) e gli estratti. L’ unico inconveniente è stata l’ acidità molto elevata, ma con le opportune correzioni e soprattutto con un’ ottima fermentazione malolattica, effettuata dopo la fermentazione alcolica, siamo ugualmente riusciti a riportare il quadro acido nei parametri tipici di una Barbera giovane.
Fatta questa premessa, ad oggi possiamo dare così un parere sui vini dell’ annata 2013, degustati in questi ultimi giorni.
Scoprite le ultime novità sui nuovi vini dell’ Azienda Ghiga nei prossimi articoli che seguono!
Lo staff di “Ghiga Azienda Agricola”